La Beò de Blins

 

La Beò de Blins si svolgeva ogni anno nel Cartier n'aout (Chiazale, Celle, Prafouchier) fino al 1939 e si è interrotta per la guerra dal 1940 al 1945. Avvenne per l'ultima volta nel 1958. Dopo 40 anni di oblio la Beò viene riproposta con successo nel 1999, nel 2000 e nel 2003 per proseguire con cadenza triennale. Si tratta di un corteo formato da persone in costume, ciascuno con un ruolo e connotati fissi: la festa segna un rituale consacrato dalla tradizione, anche se lascia ampio spazio all'improvvisazione e all'estro, sia dei personaggi sia del pubblico. Sulle sue origini si possono formulare ipotesi in quanto non esiste documentazione scritta. L'interpretazione locale e di una festa legata alla cacciata dei saraceni, ma è probabile che queste feste siano molto più antiche.

 

La sfilata parte da Celle verso Chiazale, si dirige in seguito verso Prafouchier per poi concludersi nuovamente a Celle. Aprono la via due Picounier due ragazzi che fanno risuonare campanacci, il cui compito consiste nell'avvistare "les barrieres" tronchi messi di traverso sulla strada per impedire l'accesso. Indossano una lunga camicia portata fuori dai pantaloni e in testa hanno la caratteristica cuffia dei bambini "bero di cren". Non usano la maschera si tingono solo gli zigomi di rosso e lo spazio sottonasale di nero per simulare i baffi.

 

Appena vedono "les barrieres" corrono indietro ad avvertire gli altri. Lou Viei invita: "venè, ma meinà" venite figli miei, a dirigersi verso un determinato luogo. Indossa una maschera di corteccia che gli copre tutto il viso con barba e baffi incolti di lana grezza. Indossa la camicia di tela bianca indossata fuori dai pantaloni e porta con se una grande quantità di oggetti bizzarri, come se dovesse fare un lungo viaggio Il vecchio calza un paio di "choussoun" scarpe di drap con la suola ricoperta di chiadi. Le gambe sono fasciate da "les guetes" fascie da militare. La Vieio segue il marito intrattenendosi con le mogli dei capofamiglia creando situazioni divertenti finge cadute e malori. Indossa l'abituale costume delle donne di Blins. Ha un grande seno e la Gobba.

 

Seguono Les Sarasines che danzano freneticamente, saltano e risaltano la barriera facendo risuonare tutti i campanelli di cui sono rivestite. I Sapeur armati di scure per abbattere le barriere che secondo la tradizione orale simboleggiano le fortificazioni apprestate contro i saraceni. Vestono una giacca con la coda a pannello e pantaloni neri con un solo nastro lungo la manica della giacca e la gamba del pantalone. In testa portano un cappello a cilindro con una vistosa coccarda sul davanti. Altri personaggi sono nell'ordine: L'Arlequin, lou souldà, Lou gingolo, lou monsù e la damo, lou cadet e l'espouzo, lou medic a cui spetta il compito di soccorrere la Vieio durante i frequenti svenimenti. Non porta maschera poiché egli deve essere il ritratto della salute. Lou turc un barbaro empio che balbetta parole incomprensibili ridotte ad monotono "blm blm" Ma alla fine si redimerà attraverso una cerimonia davvero originale! Lou carabinier gendarme che sorveglia lou turc Al corteo sno presenti anche i Sounadour di organetto e un tempo sicuramente di violino, che accompagnano con marcette la sfilata e allietano il ballo con le musiche tradizionali dell'alta val Varaita.

 

Il numero dei personaggi interpretanti il medesimo ruolo non è fissato rigidamente, ma può cambiare secondo il numero dei partecipanti.

 

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri