I profughi continuano a sbarcare in Italia e lo Stato Italiano, si preoccupa di trovare loro un’idonea sistemazione. In provincia di Cuneo si stima per il 2017 un flusso di ulteriori 1600 migranti, quanti ne sono arrivati già per il 2016.
A questo proposito si è svolto recentemente in Prefettura un incontro con la partecipazione del Prefetto, i Sindaci del territorio del Consorzio Solidale Monviso e lo stesso Consorzio sul tema delle assegnazione degli migranti ai Comuni.
Secondo il piano ANCI-Ministero dell’Interno, ai Comuni con popolazione sino a 2.000 abitanti vengono assegnati 6 migranti ciascuno, mentre ai Comuni con popolazione superiore, il rapporto è di 3 migranti per ogni 1000 abitanti.
La ripartizione nei Comuni inferiori ai 2000 abitanti - fanno notare taluni sindaci dei centri numericamente minori - è però penalizzante perchè non risulta essere proporzionale nei confronti dei piccoli Comuni, che pur avendo solo un centinaio di abitanti vengono trattati al pari di quelli con popolazione di 2000 abitanti.
La Valle Varaita con i suoi 14 Comuni riceverà in assegnazione, pertanto, 6 migranti ciascuno per Pontechianale, Casteldelfino, Bellino, Sampeyre, Frassino, Melle, Valmala, Brossasco, Venasca, Isasca e Rossana per un totale di 66 immigrati a cui dovrà aggiungersi un minimo di 9 migranti per ciascuno dei Comuni di Piasco e Costigliole Saluzzo e 18 per il Comune di Verzuolo per un totale complessivo di 102 migranti.
“In questo modo ci consentono di sopperire al calo demografico – osserva il sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco – ma senza il beneficio della loro utilizzazione, perché un migrante lo puoi mettere a lavorare solo se accetta di farlo”.
Ma c’è dell’altro perché quel famoso piano ANCI-Ministero dell’Interno prevede a titolo di incentivazione per i Comuni anche un bonus di 500 euro per ogni migramte assegnato.
Ancora il primo cittadino di Sampeyre: "Lo Stato vuole spacciare la questione migranti come un atto di solidarietà civile e umana, ma poi si contraddice assegnando un bonus a titolo di incentivazione dimenticandosi che la solidarietà civile e umana è spontanea e gratuita da parte di chi la offre, in questo caso i Comuni. Non viene da pensare a questo punto che lo Stato abbia capito che con la questione migranti si sta andando oltre la solidarietà civile e umana e sta correndo ai ripari con l’assegnazione della caramella del ”bonus” per addolcirne le conseguenze? Noi, comunque, a Sampeyre non abbiamo strutture pubbliche vuote nelle quali ospitarli”.